Dicasi “morto di figa” un esponente maschile in cerca di continuo contatto con il sesso femminile, senza però riuscire mai nello scopo, sia per codardia ma, soprattutto, per incapacità.
E così si limita a sbavare dietro un monitor e ad inviarti i messaggi più assurdi o i commenti più beceri, nella speranza che tu, donna, gliela dia per sfinimento e/o pena.
Fino a qualche annetto fa, se evitavi con cura cantieri, bettole e ritrovi ufo-nerd, potevi scampare da una grossa fetta di bavazombies. Venivano filtrati dalla legge stessa delle probabilità e tu potevi crogiolarti semplicemente nel riflesso dei loro sguardi (alzando il livello d’autostima) senza dover dedicare una buona quantità di ore della tua giornata a massacrarli.
Poi è giunta la
chat di Facebook: l’inizio del declino. Orde di esseri, sposati e no, vecchi o
giovani, stranieri di fatto o per ignoranza estrema, si sono riversati sui
profili femminei. Con una perseveranza, oltretutto, che Ercole con le sue
fatiche levate’. Ma cerchiamo di delinearne qualche categoria insieme:
- Il “Salutista”Probabilmente caduto da piccolo, nella fase di apprendimento del linguaggio.Profilo social scarno, massimo una foto profilo e neanche di quelle venute bene. L’approccio tipico, che ha ben poche varianti, è un semplice “ciao”, perpetrato all’infinito. Anche se rispondi, sarà l’unica cosa che saprà dirti. Uno dei più snervanti.
- Il “Serial KillerSolitamente ha un animale come foto profilo, non se ne conoscono i motivi. Ti sorprende all’improvviso con qualche frase tendente allo psicopatico, come ad esempio: “Ciao, ti va di camminare nel parco assieme, mano nella mano e parlare di noi due?” e a te vengono solo i brividi lungo la schiena.
- Il “Maniaco”Proprio come quello nudo con solo il cappotto al parco, uguale uguale. Ti manda di soppiatto la foto del suo membro, senza manco una didascalia di presentazione o un indirizzo Google Maps per trovarlo. Nisba. Da vomito e non aggiungo altro.
- L’ “Analfabeta”“Cia belisima, ke nella vita?”. Il modo spigliato ce l’ha, ci mancherebbe. E non sarebbe neanche tanto fastidioso, se sapesse perlomeno scrivere in una qualsiasi lingua esistente.
- Il “Galante”Ah, questo ti frega. Forse, è l’unico che avrebbe una speranza d’uscire dalla mortodifiga-zone. Semplice, garbato ed elegante, attira la tua attenzione e così, anche se non è il tuo tipo, decidi di essere perlomeno gentile e gli dai corda. Ecco che dopo qualche giorno, esce fuori lo stalker celato in lui: ti inonda di messaggi, continui, ad ogni ora. E tu accetteresti un incontro solo per ucciderlo.
- Ultimo, ma non per onore… Il “Poeta”Ve ne sono di due versioni: quello che le poesie te le manda proprio e tu, ad ogni messaggio, senti in sottofondo la canzone della Rettore; l’altra tipologia potremmo definirla meglio sotto il nome del “divulgatore” : a causa di probabili problematiche psico-sociali, non riesce a formulare delle frasi e, così, si limita a mandarti link, canzoncine, sticker, cuori e chi più ne ha ne metta. Insomma, una pecolla da record.
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